Campagna per la rianimazione dei laici italiani

Una campagna per dare una sveglia a chi pensa che i diritti acquisiti lo siano per sempre e non siano sempre da difendere.
Una campagna per svegliare i laici che dormono un sonno profondo al limite del coma dépassée. Una scarica bella forte per rianimarli prima di perderli per sempre.

Continua a leggere

Scriviamo insieme il programma elettorale repubblicano di sinistra

Diamo la parola direttamente alla base: dopo i desolanti cinque punti proposti dai vertici del MRE a Veltroni, nella latitanza programmatica dell’area “liberal” del PD, e tenendo conto del lavoro intellettivo di altri amici, come quelli del Forum per l’Unità dei Repubblicani, vogliamo provare a costruire un programma elettorale, il programma elettorale della nascitura filiale italiana dell’ELDR?

Inviate le vostre idee, GiovinEuropa curerà redazionalmente la bozza.

Continua a leggere

Sbarbati sempre più piddina

Se da un lato si irrobustisce il dissenso interno al MRE, dall’altro si rafforza la determinazione nella maggioranza sbarbatiana a stringersi nell’abbraccio veltronista. Così principia il contributo del MRE al programma elettorale del PD:

La seconda repubblica non può nascere sul caos della prima. [Semmai sarebbe la terza sul caos della seconda] Di fronte a questa crisi, la strategia che il candidato premier Walter Veltroni delinea ricorrendo al dodecalogo che rappresenta la summa della politica dei Democratici, dalle istituzioni al governo dell’economia, alla politica fiscale, al welfare, alla modernizzazione del Paese è forte e coraggiosa.

Continua a leggere

Emmeristi sempre meno veltronisti?

Il dissenso interno al Movimento Repubblicani Europei si sarebbe acuito, come sembra testimoniare l’adesione di Vincenzo Garraffa (vicesegretario e membro della Direzione Nazionale del MRE, dimissionario il mese scorso) al seguente documento, che è pienamente conforme alla posizione espressa già a settembre da Autonomia repubblicana (almeno fino al penultimo capoverso incluso): Continua a leggere

I guerriglieri di Cristo Re all’assalto dei radicali che inquinano la purezza cattolica del PD-Partitus Dei

COME SI FA A NON PARLARE DI TEMI ETICI? Leggo sull’“Avvenire” che a Roma, «si terrà un convegno dei cattolici del Partito democratico». Quindi nel Pd c’è una corrente cattolica in cui si ritrovano i teodem della Binetti e Bobba, i popolari di Marini e Fioroni, i neocattolici di Rutelli allarmati dal fatto che le liste ospitano nove radicali e soprattutto il professor Veronesi. Rosy Bindi ha dichiarato che «i radicali, se fossero coerenti, non dovrebbero candidarsi».

Continua a leggere

Gli orfani dell’ELDR – 1

E’ ormai certo che alle prossime elezioni politiche non parteciperà nessuna lista direttamente ed esclusivamente riferibile al partito europeo dei liberali democratici e riformisti. Né il MRE di Luciana Sbarbati né il Partito Radicale saranno presenti con il proprio simbolo; e neppure quel che resta, o tenta di risorgere, delle antiche sigle PRI e PLI. Dei partiti europei, l’ELDR sarà l’unico assente nella competizione: e pensare che al Parlamento Europeo è il terzo in ordine di grandezza…

Per chi voteranno dunque i laici di scuola repubblicana? Continua a leggere

Finché vive il FUR, i repubblicani non affondano

Condivido l’analisi critica che Valerio Ari muove alle vicende del mondo laico italiano. Tuttavia non posso non rilevare un giudizio un po’ affrettato, ingeneroso e approssimativo sull’operazione del Forum per l’Unità dei Repubblicani, che mi obbliga a doverose puntualizzazioni. Continua a leggere

Il Kosovo torna a essere Dardania

Gli antichi romani chiamavano Dardania l’attuale Kosovo, e Ulpiana l’attuale capoluogo Prishtina. La provincia rimase in occidente, nella divisione teodosiana del 395, mentre l’Epiro (oggi Albania) fu assegnato all’occidente. Pertanto la Dardania restò collegata alla chiesa romana per tutto il medio evo e oltre: nel 1054 non aderì allo scisma d’oriente, al contrario dell’Epiro. Questa distinzione dura tutt’oggi, nonostante il succedersi di popoli, di lingue e di fedi religiose: gli albanofoni della Dardania sono diversi da quelli di Albania, e non nascerà mai una grande Albania, estesa dal Sangiaccato alla Sicilia… Continua a leggere

Da laici a loici

La frammentazione non è un fatto nuovo nel laicismo, anzi ne è la caratteristica, e in passato ne è stata anche un punto di forza. Ma trattare singolarmente, a ranghi assolutamente sparsi, con e dentro il Partito Democratico equivale a un tentativo di suicidio. Così come suicida è la strategia di accorpamento, sull’asse di un’esperienza partitica unitaria della prima repubblica (il PSI, il PRI o altro ancora). Continua a leggere

Bellissime: dal 1960 ad oggi dalla parte di lei

Giovanna Gagliardo ha realizzato con l’ausilio del ricco archivio audiovisivo della RAI un lungo film in due parti, sull’evoluzione delle donne italiane nel XX secolo. La seconda parte tratta degli ultimi quattro decenni, entrando anche nel nuovo millennio: e questa ho avuto il piacere di vedere.

Si tratta di un documentario di qualità, che descrive bene il rapporto, al tempo stesso divergente e convergente, fra le due Italie (quella laica e quella cattolica), includendo in entrambe, e a ragione, il Partito Comunista Italiano. Continua a leggere